Si è tenuto a Buenos Aires, nelle giornate del 30 e del 31 maggio, il Seminario internazionale sul recupero, l’amministrazione e la destinazione per l’utilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, al quale ha partecipato, in qualità di relatore, il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), Prefetto Bruno Corda.
L’evento, promosso da COPOLAD, il programma di cooperazione tra l’America Latina, i Caraibi e l’Unione Europea in materia di droga, insieme ad altri partner internazionali, è stato organizzato con l’obiettivo, tra gli altri, di diffondere a livello internazionale il modello di riutilizzo sociale dei beni confiscati ed esaminarne gli impatti positivi.
In particolare, sono stati analizzati i benefici del riutilizzo sociale in quattro diversi ambiti: giudiziario, che consente l’affermazione del principio di legalità e la repressione dei fenomeni economici criminali; economico, garantendo la restituzione diretta al territorio delle risorse sottratte illegalmente dalla criminalità; politico, valorizzando il ruolo dello Stato che riesce a ricreare un legame con i cittadini e a imporre la sua presenza rispetto al controllo mafioso e, infine, sociale e culturale, sottolineando che attraverso la restituzione alla collettività i beni confiscati diventano segno di fiducia per il territorio.
Il seminario ha visto la partecipazione, oltre che di rappresentanti della Magistratura argentina e dell’Ambasciatore dell’Unione Europea in Argentina anche di una decina di rappresentanti di altri paesi latinoamericani, tra i quali Uruguay, Paraguay, Cile, Brasile e Colombia e di alcuni paesi europei (oltre all’Italia, Francia e Spagna).
Nel corso della prima giornata si è svolta, al mattino, una tavola rotonda tra le Agenzie coinvolte nell’amministrazione e nella destinazione dei beni confiscati in America Latina e in Europa nel corso della quale il Prefetto Corda è intervenuto portando l’esperienza italiana in merito al ruolo delle autorità locali nella destinazione dei beni confiscati che costituisce il punto di riferimento per analoghe normative a livello mondiale.
Nel pomeriggio, la sessione centrale dell’evento è stata, invece, dedicata al confronto delle esperienze internazionali sul recupero, l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati con la presentazione delle esperienze nazionali di riutilizzo sociale e dei processi di riforma legislativa in Argentina e Colombia. In tale occasione il Prefetto Corda ha illustrato ai partecipanti le caratteristiche principali del modello italiano.
Nel corso della seconda giornata, il Direttore dell’Agenzia, insieme alle altre delegazioni dell’Unione Europea, Francia e Spagna, ha incontrato presso la Camera dei deputati della Nazione della Repubblica Argentina i relatori della normativa, attualmente in fase di discussione ed approvazione, riguardante l’utilizzo sociale ed istituzionale dei beni confiscati alla criminalità, che sta ottenendo un sostegno trasversale da parte di diversi schieramenti politici della Nazione. Anche in tale occasione è stato sottolineato che la legge italiana costituisce il testo normativo di riferimento in materia, tanto che la legge argentina in discussione si ispira, sotto molti profili, alla disciplina italiana.
Nell’occasione il Prefetto Corda, esprimendo il proprio apprezzamento per tale proposta normativa, ha offerto la propria disponibilità ad ogni forma di collaborazione con la futura Agenzia.
L’evento rappresenta una ulteriore tappa del percorso, oramai avviato da anni, finalizzato a mettere a disposizione a livello internazionale le best practices del nostro paese in cui il sistema di gestione e destinazione dei beni confiscati risulta più efficace e strutturato nell’affermazione della legalità, in contrasto con la criminalità organizzata di livello internazionale.