Si è svolto ieri pomeriggio a Roma, presso la “Casa di Andrea” in via degli Aldobrandeschi, un evento destinato a stimolare la riflessione e l’impegno sul tema della valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità, organizzato in occasione della ricorrenza dell’emanazione della legge 196 del 7 marzo 1996 che ha previsto il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie.
L’Associazione Andrea Tudisco, che ha organizzato l’evento, è una Organizzazione di Volontariato che opera con l’obiettivo di tutelare il diritto alla salute dei bambini che, non potendo essere assistiti nelle strutture delle città di residenza, hanno bisogno di essere curati nei reparti specializzati degli ospedali romani ed interviene offrendo gratuitamente ospitalità e assistenza ai bambini con gravi patologie e alle loro famiglie.
L’Associazione per svolgere le sue attività si serve anche di beni confiscati alla criminalità organizzata ed è risultata terza classificata nella graduatoria del primo Avviso pubblico indetto dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) per l’assegnazione diretta di beni confiscati ai soggetti del Terzo settore. L’aggiudicazione ha riguardato un progetto sviluppato in ambito sociale dal titolo “Legàmi” che ha condotto all’assegnazione per 10 anni di due abitazioni indipendenti con giardino e corte pertinenziale siti in Roma.
Con tale progetto l’Associazione si è proposta di offrire supporto ai nuclei familiari con pazienti oncologici o con gravi patologie prevalentemente di età pediatrica offrendo una rete solidale che li affianchi e sostenga durante tutto il percorso di cura lontani dal luogo di origine. Per la realizzazione del progetto, per il quale è richiesto un investimento di € 415.692, l’Agenzia ha fornito un contributo di 50.000 euro all’Associazione.
L’evento di ieri si è aperto con una mostra che ha consentito di raccontare l’esperienza dell’Associazione e di visitare in modo virtuale i due beni sequestrati assegnati all’Associazione ed è continuato con la proiezione del docufilm “La casa di Andrea”, svoltasi alla presenza dei registi Camilla Filippi e Andrea Bacci, che documenta la storia della casa di accoglienza immersa nel verde nel quale vengono ospitati i bambini ed il loro nucleo familiare.
L’incontro, al quale hanno partecipato il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), il Presidente di FAVO – Fondazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia e il referente Libera del coordinamento provinciale di Roma, si è chiuso con la condivisione di riflessioni sul tema della valorizzazione dei beni confiscati che diventano beni comuni e legami di comunità.
Il Prefetto Corda, Direttore dell’ANBSC, nel suo intervento ha confermato il ruolo centrale che gli enti del Terzo settore assumono nella valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata dando pratica applicazione al principio di sussidiarietà orizzontale.
«Ancora una volta – commenta l’ On.le Wanda Ferro, Sottosegretario all’Interno con delega all’ANBSC – la sinergia del mondo pubblico e di quello privato hanno consentito la massima valorizzazione dei beni confiscati realizzando progetti utili proprio alle categorie più fragili della popolazione. L’assegnazione diretta di beni sottratti alla criminalità organizzata ad associazioni del Terzo settore per avviare iniziative di grande rilievo sociale, testimonia l’efficacia dell’azione che il Governo Meloni conduce incessantemente per contrastare il potere mafioso e affermare la legalità sui territori»