Beni confiscati: Continua la collaborazione tra ANBSC e DNA per prevenire il rischio di infiltrazione criminale nelle procedure di vendita

Data:
3 Agosto 2023

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Continua la proficua collaborazione tra l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e la Direzione Nazione Antimafia attraverso il rinnovo di due protocolli d’intesa in materia di affitto e vendita di beni immobili e aziendali.
Gli atti sono stati sottoscritti in data odierna dal Procuratore Nazionale Antimafia Giovanni Melillo e dal Direttore dell’Agenzia Prefetto Bruno Corda.
Pur permanendo la vendita degli immobili confiscati una ipotesi residuale, che può rendersi necessaria a condizione che non sia stata possibile una destinazione sociale o istituzionale ovvero sia necessaria per il soddisfacimento dei creditori, è indispensabile porre delle regole a tutela assoluta della legalità, al fine di scongiurare il rischio che tali beni rientrino nella disponibilità della criminalità organizzata.
Pertanto, obiettivo fondamentale degli accordi è quello di proseguire e rafforzare, sulla base dell’esperienza maturata nell’attuazione dei precedenti protocolli, l’attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminali, attraverso un rafforzato e costante scambio di informazioni tra l’Agenzia e la DNA, volto ad individuare illecite interferenze della criminalità organizzata nelle procedure di vendita o affitto, vanificando così l’intervento dello Stato.
In particolare, per quanto attiene le aziende, l’Agenzia ha previsto una specifica forma di tutela, finalizzata ad impedire che le stesse possano essere acquistate, con contratto successivo, da un soggetto criminale, in assenza quindi di alcuna forma di controllo.
A questo scopo, in caso di rivendita nei tre anni successivi al primo acquisto, dovrà essere inserita una clausola di gradimento dell’ANBSC, che renderà possibile il perfezionamento del contratto solo a seguito dei doverosi controlli antimafia.